Follow-up della problematica Ostreopsis
L’Ostreopsis ovata è un’alga microscopica unicellulare che vive abitualmente nelle
acque calde dei mari tropicali. Il trasporto nelle acque di sentina delle navi e
le condizioni climatiche molto favorevoli hanno consentito alla microalga di svilupparsi
alle nostre latitudini. .
Quindi, si osservano da anni dei fenomeni di
fioritura
dell’alga in tutta l’area nord-ovest del Mediterraneo, in alcuni casi ne è stata
rilevata la tossicità per l’uomo.
Fioritura
Fioritura o “bloom” algale: proliferazione di alghe con concentrazioni che raggiungono
alcuni milioni di cellule per litro.
Gli effetti tossici si limitano solitamente a sintomi di tipo influenzale
quali febbre, tosse, nausea, raffreddore, congiuntivite, disturbi respiratori. Le
persone colpite non sono state necessariamente in contatto diretto con l’acqua;
è sufficiente inalare le goccioline trasportate dal vento per far sì che i sintomi
si manifestino. .
Grazie al sostegno dell’Accordo RAMOGE sono in corso attualmente ricerche sulle cause
e gli effetti della tossicità dell’alga.
Nel 2010 una riunione fra studiosi e autorità sanitarie dei tre Stati ha permesso
di fare il punto sul metodo di follow-up dell’alga in ogni Stato, il sistema
in vigore di gestione della crisi dovuta a una fioritura e i problemi sanitari
indotti dall’alga, ovvero il modo di gestirli.


Ostreopsis ovata
Per fare il punto regolarmente sui progressi scientifici e le modalità di gestione
sanitaria contro le microalghe tossiche è stato deciso che si terranno due riunioni
all’anno, prima e dopo la stagione estiva.
Nel 2011, l’Accordo RAMOGE ha dato il proprio sostegno all’organizzazione del Congresso
Internazionale sull’alga Ostreopsis, ICOD, organizzato dall’Osservatorio di Villefranche-sur-Mer,
l’Università di Nizza-Sophia Antipolis e l’Università di Genova.
Nell’ultimo decennio è stata data molta attenzione allo sviluppo delle specie del
genere Ostreopsis (dinoflagellati bentonici), molte delle quali sono proliferate
nei mari temperati. Il Congresso Internazionale sullo Sviluppo dell’Ostreopsis si
è svolto a Villefranche (Francia) dal 6 all’8 aprile 2011con l’obiettivo di riunire
gran parte degli scienziati che lavorano in quest’ambito, sia nel Mediterraneo sia
in altre zone interessate da queste alghe, allo scopo di valutare le conoscenze
attuali su :
- gli aspetti ecologico, chimico e tossicologico legati alle specie del genere Ostreopsis
- i metodi ecologico, economico e sanitario legati alla gestione del problema.
Il congresso ha avuto un grande successo con 4 conferenze plenarie, oltre 25 interventi
e 20 comunicazioni affisse nei settori dell’ecologia, della biogeografia e delle
ricadute dell’Ostreopsis sugli ecosistemi costieri, la tossicità dei metaboliti
secondari e la gestione ambientale, sanitaria e economica del problema. Nel volume
speciale di Cryptogamie Algologie (2012, 33 (2)), i lettori protranno
trovare la maggior parte dei contributi presentati alla conferenza nonché una grande
quantità di informazioni relative ai diversi aspetti dello sviluppo dell’Ostreopsis
nelle zone temperate.
L’Accordo RAMOGE, in quanto sponsor unico, ha reso possibile l’edizione di questo
volume speciale in Cryptogamie Algologie, i files « PDF » di tutte le sue pubblicazioni
redatte in inglese sono scaricabili da questo sito.
Grazie a degli scambi regolari tra i membri del gruppo di lavoro, i lavori proseguono
sulle conoscenze scientifiche e sulle modalità di gestione sanitaria di queste microalghe
tossiche.
Nel 2014 il gruppo di lavoro si è arricchito di due ricercatrici dell'Istituto di
Scienze Marine (Institut de Ciènces del Mar) di Barcellona (Catalogna, Spagna) la
cui zona costiera è interessata da questo fenomeno.
Nel 2014 il gruppo di lavoro RAMOGE ha realizzato una bibliografia relativa allo
sviluppo della microalga bentonica tossica Ostreopsis.
Lo scopo di questa raccolta bibliografica è di proporre a gestori e ricercatori
su scala mondiale un elenco dei più recenti lavori scientifici effettuati sullo
sviluppo di queste microalghe. È possibile consultare i riferimenti bibliografici
direttamente dal sito
o
importare l’intera bibliografia.
Il presente lavoro è stato realizzato con il
software gratuito
ZOTERO
per il quale é sufficiente installarlo per scaricare la bibliografia completa.
I membri del gruppo di lavoro raccolgono dati in base alle osservazioni condotte
dal 2010 sulle coste spagnole, francesi, monegasche e italiane.
Nel 2015 i membri hanno realizzato una brochure informativa destinata ai comuni
litoranei.
RAMOGE ha realizzato un video d’animazione che permette di capire la dinamica di
questa microalga.
Il 26 luglio 2017 con la collaborazione del Laboratoire d’Océanologie di Villefranche sur Mer, l’Accordo RAMOGE ha organizzato un workshop sui differenti metodi di campionnamento e contaggio dell’Ostreopsis Ovata.
Il seguente filmato con la scheda presentano i differenti metodi trattati durante questo workshop.

Scheda metodologica: campionamento dell'Ostreopsis
Per saperne di più
Mare Nostrum, l'ora dei risultati
Douglas Couët ci presenta i risultati
Nel dicembre 2013 Louis Wilmotte e Douglas Couët, due giovani kayakisti, hanno fatto
scalo a Monaco durante un lungo viaggio di navigazione e di campagna scientifica.
Partiti dallo stretto di Gibilterra, hanno raggiunto lo stretto del Bosforo a bordo
di un kayak doppio. Pur trattandosi di una sfida sportiva, il progetto era anche
di natura scientifica ed era costituto da due componenti, una delle quali supportata
dall’Accordo RAMOGE.
Louis e Douglas hanno approfittato della spedizione per raccogliere, durante la
stagione estiva, alcuni dati che rivelano la presenza di Ostreopsis (una
microalga
tossica recentemente comparsa sulle nostre coste) in alcune zone poco studiate.
Dopo essere tornato, Douglas ha analizzato i dati raccolti nel laboratorio oceanografico
di Villefranche e ci presenta, nel poster qui allegato, i risultati della distribuzione
di Ostreopsis sulle coste mediterranee. Il poster riporta nuove mappe di
distribuzione
del genere Ostreopsis nel mar Mediterraneo: sinora, infatti, nonostante gli
impatti
ambientali e socioeconomici causati da quest’alga nell’intero bacino nessuna mappa
aveva mai rappresentato in maniera chiara, precisa ed esaustiva gli avvistamenti
di Ostreopsis.
Douglas ha condotto una ricerca bibliografica approfondita completandola con nuove
osservazioni realizzate nel quadro del progetto “Mare Nostrum”, che hanno permesso
di acquisire nuovi dati in varie regioni ma soprattutto in Albania e Montenegro.
Le mappe presentate nel poster evidenziano l’ampiezza del fenomeno nel Mediterraneo.
Si può osservare con chiarezza che Ostreopsis è presente ovunque nel Mediterraneo,
e che la specie O. ovata è più rappresentata rispetto a O. siamensis,
che invece
è molto più localizzata. Ostreopsis, inoltre, forma una sorta di continuum
sulle
nostre coste che, potenzialmente, può portare ovunque alla produzione di fioriture
tossiche.
Il lavoro evidenzia anche che la costa Sud del Mediterraneo è molto poco studiata.
Secondo Douglas, occorrerebbe mettere in campo alcune iniziative per analizzare
la diversità delle specie sulla fascia meridionale dove, considerando l’elevata
temperatura e la vicinanza al canale di Suez, non è impossibile trovare delle specie
invasive.
I lavori di Douglas sono in fase di pubblicazione e saranno diffusi una volta pubblicati."