Testimonianza di Sandrine AGNELLI, responsabile del contrat de baie* d’Azur (programma
quinquennale di azione ambientale) presso la comunità urbana Nizza Costa Azzurra.
"Il Segretariato dell’Accordo ha voluto coinvolgere la comunità urbana di Nizza
nell’organizzazione di un’esercitazione “a tavolino” RAMOGEPOL, effettuata venerdì
15 gennaio 2010, in cui è stato simulato un inquinamento marino da idrocarburi.
Perché? Perché la comunità ha messo a punto il contrat de baie d’Azur* (programma
quinquennale di azione ambientale), un approccio volontario ed esemplare di gestione
integrata della fascia costiera. Il programma, che riunisce i 10 comuni costieri
da Antibes a Cap d’Ail e i rispettivi bacini idrografici, si basa su un piano d’azione
con un centinaio di progetti realizzabili tra il 2011 e il 2016.
La prevenzione e la lotta agli inquinamenti da idrocarburi è una delle problematiche
trattate dal contrat de baie* (programma quinquennale di azione ambientale). La
comunità urbana Nizza Costa Azzurra si è già impegnata in tal senso: negli ultimi
anni ha dato vita a una collaborazione tra diversi comuni aiutandoli nell’elaborazione
dei piani infra-Polmar, proponendo un modulo di formazione a Brest (presso il CEDRE)
per i tecnici dei comuni e organizzando, con cadenza annuale, esercitazioni di simulazione.
Durante l’esercitazione RAMOGEPOL del 15 gennaio la partecipazione di Nizza Costa
Azzurra ha permesso di testare, nell’intera zona, la rapidità d’intervento dei comuni
costieri con l’attivazione del sistema di allarme telefonico.
A seguito di una collisione in mare simulata, Monaco ha lanciato due messaggi d’allarme
a Cap d’Ail che, successivamente, sono stati trasmessi comune dopo comune in direzione
ovest fino ad Antibes.
Ogni comune contattato ha lanciato l’allarme con la massima rapidità alla cittadina
situata a ovest. Il primo messaggio, che informava di una collisione e della possibile
minaccia di una chiazza d’idrocarburi sulla costa, è arrivato senza soluzione di
continuità ad Antibes in 38 minuti; il secondo è arrivato in 32 minuti, con una
media di 3 minuti per ogni messaggio. In entrambi i casi sono stati trasmessi tutti
i messaggi. L’unico inconveniente è che “m3” è stato trasformato in litri cosa che,
considerando l’ordine di grandezza, non è un problema trascurabile.
A fine giornata tutte le persone coinvolte, che avevano partecipato con serietà
all’esercitazione, si sono dette soddisfatte del contributo dato alla trasmissione
delle informazioni. È utile continuare questo tipo di esercitazioni in collaborazione
con l’Accordo RAMOGE, enti pubblici o anche solo internamente, così da tenere aggiornati
gli elenchi comunali e garantire la continua operatività del sistema d’allarme.
Questo tipo di esercitazione rientra inoltre in un progetto del contrat de baie
d’Azur* (programma quinquennale di azione ambientale). Quindi non finisce qui …"